Dopo l’avvio della Anagrafe Apistica Nazionale e l’assegnazione dei codici identificativi di 10 caratteri alfanumerici, e’ diventato obbligatorio esporre in ogni apiario, sia stanziale, che nomadico, un cartello per apiario che riporti il codice identificativo univoco del proprietario, ai sensi del DM 04.12.2009.
obbligatorio esporre in ogni apiario, sia stanziale, che nomadico, un cartello per apiario che riporti il codice identificativo univoco del proprietario
Di seguito alcuni punti importanti tratti dal
“MANUALE OPERATIVO per la gestione della ANAGRAFE APISTICA NAZIONALE” (procedure di attuazione del DM 04.12.2009 – Disposizioni per l’anagrafe apistica nazionale)”
Con Decreto del Ministero della Salute 4 dicembre 2009 è stata istituita l’anagrafe apistica nazionale.
[…]Identificazione degli apiari
Ogni apiario è univocamente identificato mediante un cartello identificativo, contenente almeno il codice identificativo univoco per ogni proprietario di apiari.
La Banca Dati Nazionale dell’Anagrafe Apistica (BDA)
[…]
6. L’assegnazione del codice identificativo rappresenta l’attività propedeutica ad ogni comunicazione di eventi legati all’anagrafe apistica nazionale.
6.2 Cartello identificativo
1. Il cartello identificativo deve avere le seguenti caratteristiche:
di materiale resistente agli agenti atmosferici e non deteriorabile nel tempo;
dimensioni minime equivalenti al formato A4;
colore del fondo bianco;
riportante la scritta “anagrafe apistica nazionale – decreto ministeriale 4 dicembre 2009” e il codice identificativo univoco dell’apicoltore;
caratteri della scritta di colore nero e di altezza minima centimetri quattro, stampati o scritti con inchiostro/vernice indelebile.
2. Gli apicoltori hanno l’obbligo di apporre il cartello identificativo in un luogo chiaramente visibile in prossimità di ogni apiario.
3. I costi relativi all’acquisto e all’apposizione dei cartelli identificativi sono a carico del proprietario degli alveari.
Gli apicoltori hanno l’obbligo di apporre il cartello identificativo in un luogo chiaramente visibile in prossimità di ogni apiario.
Dimensioni del cartello per apiario
Il decreto ministeriale, nella sua versione ufficiale, prevede che il cartello identificativo riporti la scritta:
“anagrafe apistica nazionale – decreto ministeriale 4 dicembre 2009” ed il codice identificativo univoco
sia di dimensioni minime equivalenti al formato A4 (21 x 29,7 cm) ed i caratteri della scritta dovranno essere alti almeno 4 cm.
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Ecco un esempio di come dovrebbe risultare:

cartello per apiario anagrafe apistica nazionale – decreto ministeriale 4 dicembre 2009 – codice identificativo univoco
Cartello identificativo apiario stampato dalla BDA
I soggetti abilitati ad operare direttamente nella Banca Dati Apicoltura BDA possono utilizzare la funzione di stampa del cartello identificativo per i soli codici azienda ad essi delegati.
Il cartello viene salvato in formato .PDF e potra’ essere stampato con stampante laser su foglio A4 e poi plastificato per essere esposto all’aperto e restare chiaramente leggibile.

Esempio del Cartello identificativo apiario stampato in formato .PDF dalla BDA (esempio con codice inesistente)
Cartello identificativo apiario stampato in proprio
Prima che questa utile funzione di stampa venisse attivata, mi ero gia’ fatto un cartello in formato MSWord 2013.
Visto che in molti preferiscono fare tutto da soli, il documento in cui inserire solo il proprio codice e stamparlo, si puo’ scaricare da qui: Stampa cartello identificativo apiario BDA
Consiglio di modificare il codice presente nel documento MS Word 2013 e salvare il risultato in formato .pdf
Il cartello andra’ stampato con stampante laser su foglio A4 e poi plastificato per essere esposto all’aperto e restare chiaramente leggibile.
Cartello identificativo apiario stampato da terzi
Per il mio unico apiario ho scelto di farmi realizzare un cartello in alluminio, da una ditta specializzata della zona, al costo di 20eur.
Il materiale utilizzato per realizzarlo mi e’ stato garantito per durare 20 anni all’aperto (10 anni in zona di mare).
Credo che il mio “investimento” per l’acquisto di un cartello solido e durevole si ripaghera’ nel tempo. 😉
Utilizzando il file .PDF scaricato dalla BDA, oppure quello generato in proprio, ci si potra’ recare presso una cartoleria o simile per farsi stampare e plastificare il documento .pdf
Facile, no? 🙂
Last Updated on 15 Giugno 2015 by OrsoMiele